Giovanni Lo Russo

(21 febbraio 1946)
Presidente del Circolo dal 30 agosto 1981 al 10 dicembre 1992 per un totale di cinque mandati

Consiglieri 

Primo mandato: Francesco Ronchi (vicepresidente), Bruno Albizzati, Virginio Baggi, Vincenzo Brundu, Rino Caricone, Nicola Malinverno, Luciano Mertoli, Oscar Novello, Mario Paganoni, Anselo Cesare Radaelli.

Secondo mandato: Francesco Ronchi (vicepresidente), Bruno Albizzati, Rino Caricone, Nicola Malinverno, Luciano Mertoli, Nevio Musuruana, Oscar Novello, Giuseppe Pinna, Alfonso Sautto, Angela Tedeschi.

Terzo mandato: Alfonso Sautto (vicepresidente), Luciano Alberto, Bruno Albizzati, Rino Caricone, Roberto De Angelis, Bruno Gallina, Aldo Mina, Luciano Mertoli, Nevio Musuruana, Oscar Novello.

Quarto mandato: Luciana Lotti (vicepresidente), Francesco Abbiati, Bruno Albizzati, Bruno Gallina, Francesco Guarneri, Aldo Mina, Oscar Novello, Anselmo Cesare Radaelli, Gianantonio Rasella, Alfonso Sautto.

Quinto mandato: Luciana Lotti (vicepresidente), Francesco Abbiati, Bruno Albizzati, Rino Caricone, Vincenzo Di Bartolomeo, Bruno Gallina, Antonio Gallo, Aldo Mina, Nevio Musurana, Anselmo Cesare Radaelli.

Gli avvenimenti in sintesi

Il 30 agosto 1981 viene eletto Giovanni Lorusso che diventa il presidente più giovane nella storia del Circolo.

Nel corso del suo primo mandato il Circolo aderisce al consorzio di garanzia collettiva del credito fra cooperative e i loro consorzi operanti in Lombardia (Consorzio Coop. Fidi s.r.l.), che concede garanzie a favore delle cooperative associate per la realizzazione di progetti di ristrutturazione e sviluppo e per poter usufruite di contributi regionali.

Dal 25 al 27 settembre 1981 viene organizzato, con il patrocinio dell’allora Consiglio di Zona 10 del Comune di Milano, la Prima Festa del Naviglio Martesana. Tre giorni di musica, dibattiti, spettacoli teatrali, gare di pesca e di canoa lungo il Naviglio. L’intenzione del Circolo, organizzatore dell’evento, è quello di recuperare spazi comuni e di socialità da offrire alla cittadinanza, considerata anche la volontà di aprirsi alle comunità straniere, eritrea e salvadoregna in particolare.

Per l’organizzazione della festa vengono coinvolte le sezioni di Pci e Psi presenti all’interno della struttura di viale Monza e tutte le associazioni interne al Circolo. Nella mattinata del 27 settembre partecipa alla festa l’allora sindaco di Milano Carlo Tognoli, con l’assessore alla Cultura del Comune Guido Aghina e al presidente del Consiglio di Zona 10 Pierluigi Bulgheroni.

Il successo ottenuto con questa iniziativa induce il Circolo a replicare con una seconda edizione l’anno successivo.

Nel 1982 nasce la A.C. Gorlese (colori sociali giallo verde) affiliata alla Federazione Italiana Gioco Calcio. Sede della neonata società sportiva è il Circolo mentre il campo di gioco è il vicino Cameroni.

Per circa due anni, a partire dal 1983, viene ospitata la sezione locale del Sindacato Pensionati Italiani della CGIL mentre, nel 1984, a causa di un incendio in sala il Teatro Officina viene chiuso da parte delle autorità a causa dell’assenza di uscita di sicurezza. Il Teatro Officina lascia pertanto il Circolo trovando una nuova sede nella vicina via Sant’Erlembardo, all’interno delle case popolari della Fondazione Crespi Morbio, dove tutt’ora svolge la propria attività.

Un avvenimento positivo ed estremamente significativo per la vita e per l’immagine del Circolo caratterizza il 1986: Luciana Lotti, già presente nei passati Consigli viene nominata vicepresidente. Luciana diventa, così, la prima donna a ricoprire tale incarico nella storia del Circolo Familiare di Unità Proletaria.

Tuttavia, il biennio 1984-1986 è un periodo di grande difficoltà per il Circolo. Sono anni caratterizzati dall’infiltrazione della microcriminalità del quartiere, con spaccio di droga ed episodi delinquenziali che impongono la chiusura del bar nelle ore serali. Problemi presenti anche nelle ore diurne e che mettono in seria crisi il lavoro di volontariato e il Circolo stesso. A questo si aggiungono problemi di natura economica derivanti dalla chiusura del teatro e del bar nelle ore serali.

Dopo vari incontri con eventuali, possibili gerenti, si concretizza l’affidamento della gestione del bar alla Cooperativa Il Mandorlo, che propone di aprire il bar solo nelle ore serali al piano terra, a lato del Naviglio, facendo spettacoli di cabaret e musica varia e chiamandolo “Cabaret Zelig”. Il Circolo accetta la proposta e definisce un contratto di affitto del locale e della licenza pari a 45 milioni annui. La Cooperativa Il Mandorlo cesserà la propria attività nel 1991 per avvenute difficoltà economiche, con conseguente scioglimento del contratto con il Circolo e liquidazione dell’attività di cabaret, che viene ceduta alla neonata Società Bananas, composta, fra gli altri, da Paolo Rossi, Gino e Michele e da Smemoranda. Da questo momento Zelig sarà gestito da Bananas che stipulerà con il Circolo un contratto d’affitto per l’utilizzo dei locali.

Il felice sviluppo dell’idea Zelig consente al Circolo di continuare, pur riducendole al minimo, le proprie attività, spostando il proprio bar nel salone al primo piano e ottenendo dal Comune una licenza per soli soci.Il 10 dicembre 1992 termina l’ultimo mandato di Giovanni Lorusso. In una intervista definirà la sua “una esperienza assai faticosa ma molto interessante e formativa, che gli ha permesso di crescere come persona, allargando i propri orizzonti culturali” grazie alla conoscenza di una varietà di situazioni e di persone che gli hanno permesso una crescita intellettuale”. A Lorusso va sicuramente il grande merito di essere stato capace di traghettare il Circolo attraverso le acque agitate di quegli anni, superando brillantemente tempeste che avrebbero affondato qualsiasi tipo di imbarcazione, ma non la corazzata di viale Monza 140.


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